giovedì 14 giugno 2012

Cassini trova laghi tropicali sulla luna di Saturno



Cassini–Huygens è una missione robotica interplanetaria congiunta NASA/ESA/ASI, lanciata il 15 ottobre 1997, con il compito di studiare il sistema di Saturno, comprese le sue lune e i suoi anelli. La sonda si compone di due elementi: l'orbiter Cassini della NASA ed il lander Huygens dell'ESA.



L'orbiter Cassini ha scoperto dei laghi di metano, o pozzanghere, nel "tropici" di Titano una delle molte lune di Saturno. Uno dei laghi tropicali sembra avere circa la metà delle dimensioni del Grande Lago Salato dello Utah, con una profondità di almeno 1 metro.

La nuova analisi dei dati inviati da Cassini è inaspettata perché sinora era stato appurato che esistessero laghi e mari solo ai poli.

Difatti nel luglio 2006 la sonda, per la prima volta, trovò prove dell'esistenza di laghi di idrocarburi vicino al polo nord di Titano e successive immagini del marzo 2007, mostrarono "mari" di idrocarburi, il più grande dei quali sarebbe di dimensioni pari al Mar Caspio.

La domanda è: cosa ha formato questi laghi? Secondo Caitlin Griffith, autrice principale dello studio e socia del team Cassini presso la University of Arizona, Tucson, la cosa potrebbe spiegarsi: "Un fornitore probabile è una falda acquifera sotterranea. In sostanza, Titano potrebbe avere delle oasi".
E prosegue: "Una falda acquifera potrebbe rispondere ad una delle domande imbarazzanti circa l'esistenza del metano che viene continuamente impoverito. Il metano è un progenitore della chimica organica di Titano, che produce molecole interessanti come gli amminoacidi, i mattoni della vita".

Gli ultimi risultati provengono dallo spettrometro di mappatura visiva e ad infrarossi di Cassini, che ha rilevato le aree scure nella regione tropicale conosciuta come Shangri-La, vicino al punto dove nel 2005, la sonda Huygens sbarcò.
Quando Huygens atterrò, il calore della lampada della sonda vaporizzato un po' di metano dal suolo, ad indicare che era sbarcata in una zona umida.

Linda Spilker, scienziata del progetto "Cassini base" della NASA Jet Propulsion Laboratory, Pasadena, California, ha affermato: "Avevamo pensato che Titano avesse semplicemente ampie dune all'equatore e laghi ai poli, ma ora sappiamo che Titano è più complesso di quanto si pensasse in precedenza. Cassini ci riserverà ancora ulteriori dati per cui non vedo l'ora di scoprire nuovi dettagli di questa storia".

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